Villa Antonietta, un esempio di liberty pescarese
Villa Antonietta, costruita tra il 1910 e il 1923, è uno dei più affascinanti esempi di architettura liberty sul lungomare pescarese. La struttura, a pianta quadrata, si sviluppa su tre piani principali, con un attico e un piano seminterrato ed è caratterizzata da numerosi dettagli architettonici tipici dello stile liberty. Il piano rialzato e l’ultimo piano presentano finestre incorniciate da colonne pseudo-ioniche, con una trabeazione che alterna fasce lisce e decorate. Le stesse colonne sono riproposte nel portico nord e nel corpo sud ad intercalare delle ampie finestre a nastro. Altri elementi di particolare pregio sono i parapetti del terrazzo, segnati da un reticolo geometrico e da elementi vegetali, le finestre ad arco del primo piano, ornate da cimase sorrette da mensoloni e quelle quadrangolari del secondo piano decorate con motivi floreali.
La ristrutturazione, una trasformazione nel rispetto della preesistenza
Il progetto di ristrutturazione riguarda il terzo livello della villa e si integra armoniosamente con il suo pregiato contesto storico. L’intervento conserva l’involucro storico di valore, concentrandosi su lievi modifiche interne nella disposizione dei tramezzi per rendere gli spazi più funzionali all’uso ricettivo previsto. Gli ambienti principali, come l’ingresso e il salone, mantengono le loro dimensioni originali. In particolare, l’ampio salone è oggetto di un accurato studio nella selezione e disposizione degli arredi per creare uno spazio collettivo che favorisca l’incontro e la socializzazione tra gli ospiti. La cucina viene liberata da alcune aggiunte non di pregio e rinnovata nelle finiture e negli arredi. La zona notte viene riorganizzata con piccole modifiche nelle tramezzature, garantendo una disposizione più funzionale degli spazi, volta a favorire una maggiore privacy.